Nel primo volume della sua monumentale autobiografia Elias Canetti scriveva: “ Le nostre paure non vanno mai perdute, anche se i loro nascondigli sono misteriosi.” Si tratta di un argomento archetipico questo, che ha dato luogo, nel corso dei millenni di evoluzione, ad azioni necessarie per esorcizzare la paura e favorire la sopravvivenza personale e della specie. La paura non trae origine da un’autoriflessione consapevole ma si origina in maniera istintiva. L’essere umano, nel corso dello sviluppo delle sue funzioni cerebrali e adattive, ha dovuto istintivamente e senza scampo fare i conti con la paura, prime tra tutte quelle di morire di fame e di freddo. Così come gli animali selvatici sono spinti all’azione dal loro essere prede o predatori – in una dinamica circolare che vede nel procacciamento di cibo il moto trainante – gli esseri umani sono soggetti a paure radicate nel primigenio istinto di sopravvivenza.
Tuttavia l’essere umano nel corso dei millenni ha sviluppato un sistema nervoso complesso, il cui funzionamento, resta ancora uno dei campi di studio più affascinanti dell’epoca contemporanea. Simone Ramilli nel corso dei suoi numerosi anni di ricerca nel settore della neurobiologia, ha indagato le cause che danno origine alla malattia, delineando la paura come perno primigenio attorno al quale la malattia trova terreno fertile per il suo sviluppo.
Il ruolo della paura è dunque, nella sua ottica di studi, un elemento indispensabile per comprendere le cause che danno origine alla malattia intesa nella più ampia accezione di alterazione delle funzioni di equilibrio tra mente e corpo. Vedremo come la paura, secondo questo approccio, possa essere uno strumento molto utile ai fini di una guarigione personale sia essa da ferite intangibili – ferite dello spirito – o vere e proprie alterazioni dell’equilibrio delle funzioni del corpo.
COME AFFRONTARE LA PAURA CHE DA’ ORIGINE ALLA MALATTIA
Comprendere i meccanismi che danno origine ad una malattia, comporta una conoscenza molto approfondita e multifattoriale del funzionamento della mente, e della sua relazione adattiva con l’ambiente nella quale la persona vive nel corso della sua intera esistenza.
La Psicobiotica è un approccio che va oltre l’inquadramento dei traumi originatisi nell’infanzia o nella vita di un individuo, per sondare piuttosto l’habitat di una persona nel momento in cui compaiono i primi sintomi di una malattia.
Le piante, in questo, possono essere considerate alla stregua di maestre di vita grazie al loro potere di guarigione nel caso in cui subentri una minaccia esterna, come un parassita o una modificazione del proprio habitat.
Secondo la Psicobiotica Metodo Simone Ramilli, ogni malattia si origina da una o più paure che possono essere circoscritte e analizzate, e dunque disinnescate, con i tools di autoconoscenza e comprensione di cui madre natura ci ha dotato. Per farlo però abbiamo bisogno anche dell’aiuto di rimedi flori e fitoterapici che costituiscono un corollario indispensabile per attivare processi di guarigione. Sottovalutare le potenzialità medicamentose delle piante e dei fiori o sminuirne l’efficacia è una reazione se vogliamo naturale, posta, secondo la Psicobiotica, come freno alla propria evoluzione personale.
LE PAURE SONO TANTE
Le paure sono tante quante sono le capacità dell’essere umano di combinare, dentro i propri circuiti neuronali, quella che viene definita come realtà soggettiva. Si tratta di un argomento molto vasto che può tuttavia essere decodificato partendo da una categorizzazione delle paure più diffuse per approdare ad un inquadramento delle “criticità” che danno origine alla malattia. La Psicobiotica Metodo Simone Ramilli è stata divulgata in molteplici pubblicazioni dell’autore. Di seguito un estratto dall’ultimo saggio:
“In base alla situazione traumatica nella quale ci troviamo a vivere e ai filtri soggettivi che applicheremo per decodificarla, il nostro organismo entra in uno stato di allerta il quale, se protratto nel tempo, può dare origine ad alterazioni stabili delle funzioni metaboliche e quindi causare l’origine della malattia. Ci sono altre situazioni oltre alle ferite d’amore irrisolte che possono portare all’insorgere di condizioni di allerta cronica, come ad esempio l’allarmismo sociale oggi tanto in voga o più in generale situazioni di evidente pericolo verso una specifica minaccia. In tutti questi casi il nostro organismo risente naturalmente della condizione di allerta cronica e, necessariamente secondo natura, agisce delle soluzioni che possono non essere quelle più indicate per la salute del nostro organismo – sono condizioni di malattia appunto – ma che sono funzionali alla riparazione della causa di allerta costante. In altre parole il nostro organismo si attiva per porre rimedio al pericolo imminente secondo il processo istintivo di fuga/aggressione nella dinamica preda/predatore. E nel farlo può anche favorire l’insorgere di malattie riparatorie dello stato di allerta. Nella reazione del nostro organismo in una situazione di allerta costante, quelle che sono alterazioni episodiche dell’organismo utili di fronte a un pericolo imminente, diventano modifiche di lungo corso disfunzionali e croniche. Pensiamo ad esempio che una delle reazioni normali in una situazione di pericolo, è una condizione di “alta pressione arteriosa.”
I RIMEDI FITO E FLORITERAPICI COME ALLEATI
Comprendere il ruolo giocato dalla paura nell’innesco di una malattia è sicuramente il primo tassello per attivare un processo di guarigione personale che, nella focalizzazione del problema, getta i primi semi per la ricerca della sua cura. E’ tuttavia indispensabile, una volta decodificato il meccanismo d’innesco, agire delle soluzioni pratiche. Nel farlo, abbiamo bisogno di alleati. Come in un campo di battaglia nel quale, per trionfare, ricorriamo a diverse strategie e a molteplici alleanze, così avviene nel processo della malattia e nella ricerca della cura. La Psicobiotica Metodo Simone Ramilli vanta un’efficacia che è stata dimostrata da una casistica numerosa di pazienti che hanno beneficiato dei rimedi fito e floriterapici che, di questo metodo, costituiscono, le fondamenta. I Ramilli Flowers sono estratti fito e floriterapici creati per potenziare al massimo il supporto che la natura può fornire attivando processi di guarigione: dalle paure, dalle malattie e dalle 7 ferite d’amore. Queste ultime in particolare, sono categorizzazioni indispensabili per inquadrare la paura dalla quale si ramificano molteplici disfunzionalità siano esse psichiche o fisiche.
COME USARE I RIMEDI FITO E FLORITERAPICI
Secondo studi recenti dell’Università della Virginia a Charlottesville, il sistema immunitario dialoga con il sistema nervoso e, addirittura, i due sistemi influenzano i comportamenti. Jonathan Kipnis, direttore del Center for Brain Immunology and Glia dell’Università della Virginia, definisce il sistema immunitario “il settimo senso”: quel senso che permette al nostro cervello di captare e difendersi dalla presenza di microrganismi ostili nel nostro ambiente di vita. In tal senso e alla luce di queste ricerche, ogni condizione che può deprimere il sistema immunitario – per es. una minore stima di sé o riduzione del proprio senso di potenza – può condurre a complicazioni psicofisiche e causare importanti malattie. Ecco allora che, in un processo di guarigione è necessario intervenire in maniera tanto più mirata quanto più complessa sarà la struttura di un organismo e i molteplici legami che esso stabilisce con il mondo circostante. I rimedi fito e florterapici favoriscono la riconciliazione della struttura neuronale con la funzionalità del corpo disinnescando quelle che sono le paure funzionali all’adattamento dell’individuo al suo ambiente e che possono dare origini alle malattie. In altre parole, il nostro organismo, può avvalersi di un processo patologico per favorire l’adattamento all’ambiente nel quale vive, un ambiente che, naturalmente, è causa di innesco di paure, più o meno reali, che hanno la funzione di mettere in relazione l’essere umano con l’altro o tanti altri. Le ferite d’amore secondo il Metodo Simone Ramilli sono dunque una categorizzazione delle più comuni situazioni di innesco di paure adattive all’ambiente che possono favorire l’insorgere di una malattia.
IL SENSO BIOLOGICO DELLA MALATTIA
Molte delle informazioni necessarie per comprendere che cosa ha innescato una malattia sono “dentro di noi”, sono in nostro possesso, basta comprendere la correlazione esistente tra i sintomi di una malattia e le emozioni coinvolte per capire le cause di una malattia. In altre parole è fondamentale porre o porsi la giusta domanda sui fattori stressogeni e di costante allarmismo e fare conseguentemente le correlazioni appropriate, sulla base della consapevolezza che ogni malattia è dotata di un senso biologico: cioè che, ogni malattia è una precisa risposta biologica e sensata di adattamento del nostro organismo all’ambiente circostante. “Il senso” di una malattia è racchiuso nell’alterazione funzionale dei tessuti, degli organi, o di parti del corpo interessate da una patologia. Abbiamo fatto l’esempio della pressione arteriosa elevata: in questo caso la correlazione è diretta – la pressione elevata allinea corpo e mente a una condizione reiterata di pericolo, anche soltanto percepito a livello inconscio. Allo stesso modo il senso di una malattia fisica è racchiuso nelle sensazioni psichiche e nelle emozioni coinvolte: rabbia, frustrazione, ansia, tristezza, senso di solitudine, senso di abbandono, ecc. Per questo motivo è sempre necessario indagare sulle sensazioni psichiche e sulle emozioni che accompagnano una malattia fisica, in modo tale da indagare in maniera più coerente possibile le correlazioni e le cause d’innesco all’interno del vissuto della persona.